Questo blog vuole essere un luogo di incontro virtuale con i genitori dei bambini di Spazio Tex (tempo extra scuola), di tutti i bambini di Casatenovo, del mondo dell'associazionismo locale e di tutti coloro che credono nel mondo della scuola.
Fotografie dei nostri laboratori, spunti, segnalazione di eventi relativi al mondo dell'infanzia caratterizzano questa pagina..se vuoi condividere i tuoi talenti, darci dei suggerimenti, condividere buone pratiche ne saremo felici!

domenica 8 settembre 2013

UN PENSIERO DI GANDHI


I BAMBINI IMPARANO CIO' CHE VIVONO

 Se un bambino vive nella critica, impara a condannare Se un bambino vive nell'ostilità e nella paura, impara ad aggredire Se un bambino vive nella disponibilità, impara ad avere fede Se un bambino vive nell’ironia, impara a essere timido Se un bambino vive nella vergogna, impara a sentirsi colpevole Se un bambino vive nell'incoraggiamento, impara ad avere fiducia Se un bambino vive nella tolleranza, impara a essere paziente Se un bambino vive nella lealtà, impara la giustizia Se un bambino vive nell' approvazione, impara  ad accettarsi Se un bambino vive nella condivisione, impara a essere generoso Se un bambino vive nell'onesta', impara a essere autentico Se un bambino vive nella gentilezza, impara a sentire il rispetto Se un bambino vive nell’accettazione e nell’amicizia, impara a trovare l’amore nel mondo
Liberamente tratto da Dorothy Law Nolte (dal libro i bambini imparano quello che vivono ,ed. Fabbri editori)

IL BUON SENSO DI UN'OCA


L'INVITO

Non mi interessa che lavoro fai.
Voglio sapere per che cosa soffri,
e se osi sognare di soddisfare l'anelito del tuo cuore.

Non mi interessa quanti anni hai.
Voglio sapere se, a costo di renderti ridicolo,
correrai il rischio di inseguire l'amore, i sogni,
l'avventura di essere vivo.

Non mi interessa quali pianeti hai nel tuo segno zodiacale.
Voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore,
se ti sei aperto, davanti ai tradimenti della vita,
o ti sei ripiegato su te stesso e ti sei chiuso per paura di soffrire ancora.
Voglio sapere se riesci a convivere con il dolore, il mio o il tuo,
senza muovere un dito per nasconderlo, attenuarlo o alterarlo.
Voglio sapere se puoi vivere con la gioia, che sia la mia o la tua;
se puoi danzare con la pazzia  e lasciare che l'estasi ti riempia fino alla punta delle dita
senza ammonirci di stare attenti, di essere realistici nè rammentarci i limiti di noi, esseri umani.

Non mi interessa se la storia che mi racconti è vera.
Voglio sapere se riesci a deludere un altro per essere fedele a te stesso,
se tu puoi sopportare l'accusa di tradimento senza tradire la tua anima,
voglio sapere se sai essere fedele e quindi affidabile.
Voglio sapere se riesci a vedere la bellezza
anche se non è bella da  vedere ogni giorno.
Voglio sapere se puoi convivere con il fallimento, il tuo e il mio, e, in
piedi sulla sponda di un lago, continuare a gridare all'argentea luna "Si!".

Non mi interessa dove vivi o quanti soldi hai.
Voglio sapere se, dopo una notte di angoscia e disperazione,
riesci ad alzarti esausto, con il dolore nelle ossa, e scegliere l'amore per i  figli.

Non mi interessa dove o che cosa o con chi hai studiato.
Voglio sapere che cosa ti sostiene dentro, quando tutto il resto crolla.
Voglio sapere se sai stare solo con te stesso;
e se ti piace davvero la compagnia che tieni a te stesso.





Liberamente tratto da "L'invito" ispirato dal Sognatore della Oriah
Mountain,
anziano nativo americano, maggio 1994,

citato da Jean Houston "La passione per il Possibile".

LETTERA Dl UN FIGLIO A TUTTI I GENITORI DEL MONDO


Non datemi tutto quello che vi chiedo. A volte chiedo solo per riscontrare quanto posso prendere.
Non sgridatemi; vi rispetto meno quando lo fate, e insegnate a gridare anche a me. Non vorrei imparare a farlo.
Mantenete le promesse, belle o brutte. Se promettete un premio, datemelo e comportatevi così anche con le punizioni. Non mi paragonate a nessuno, specialmente a mio fratello o a mia sorella; se mi fate apparire migliore di altri, sar  io a soffrire.
Non cambiate parere così spesso su ci  che devo fare; decidetevi a mantenere la vostra decisione.
Permettetemi di crescere, fidandovi delle mie capacità. Se voi fate tutto al mio posto, io non potr  imparare mai.
Non dite bugie in mia presenza, e non mi piace nemmeno che voi mi chiediate di dirle al vostro posto, neanche per darvi una mano. Questo mi fa sentire male e perdere la fiducia in tutto ci  che dite.
Quando sbaglio ammettetelo. Questo aumenterà la mia stima per voi, mi insegnerete così ad ammettere i miei sbagli. Trattatemi con la stessa affabilità e spontaneità che avete verso i vostri amici; essere parenti non vuol dire non poter essere amici.
Non mi chiedete di fare una cosa che invece voi non fate, anche se non lo dite; non far  mai ci  che voi dite ma non fate.
Quando voglio condividere una mia preoccupazione con voi, non ditemi: "Non abbiamo tempo per stupidaggini", oppure: "Non ha importanza, sono cose da ragazzi". Cercate di capirmi e di aiutarmi. Vogliatemi bene e ditemelo. A me piace sentirmelo dire, anche se voi credete che non sia necessario dirmelo. Abbracciatemi, ho bisogno di sentire la vostra amicizia, la vostra compagnia, in ogni momento.

PEZZETTINO

 Tratto da Leo Lionni Pezzettino e altre storie Einaudi Ragazzi

Il suo nome era Pezzettino. Ed era proprio così che lui si sentiva. Gli altri erano tutti grandi, e vivevano le avventure più straordinarie. Soltanto lui era piccolo, e pensava:”Sono senza dubbio un pezzo di qualcosa”. “Ma di che cosa?” si chiedeva.  Finché un giorno decise di scoprirlo. -Scusa, - chiese a Colui che corre, - sono forse un pezzo di te? -Come ti permetti? – disse Colui che corre piuttosto stupito, - credi che potrei correre se mi mancasse anche solo un pezzo? -Sono un pezzo di te? – chiese allora a Colui che è forte. -Ascoltami bene, - disse Colui che è forte, - se mi mancasse un pezzo non sarei un pezzo forte! Ecco che venne a galla Colui che nuota. E Pezzettino interrog  anche lui. -Senti un po’, - disse Colui che nuota, - nessuno riesce a nuotare se gli manca un pezzettino -. E si rituff  nell’oceano. -Ehi tu, lassù! – grid  Pezzettino salendo da Colui che scala le montagne. – Sono un pezzo di te? Ma Colui che scala le montagne scoppi  a ridere. – Come ti è venuto in mente? – disse – Si possono forse scalare le montagne senza a vere tutti i pezzi? Poi pezzettino interrog  Colui che vola. Sappiamo già cosa gli chiese, e sappiamo anche cosa rispose Colui che vola. Infine pezzettino and  da Colui che medita e vive in una grotta. -Tu che mediti e vivi in una grotta, - disse Pezzettino, - che cosa ne pensi: sono un pezzo di te? -Credi che sia possibile meditare e vivere in una grotta, senza un pezzo di sé stesso? – disse Colui che Medita e vive in una grotta. -Ma devo pur essere un pezzetto di qualcosa, no? – grid  Pezzettino, - vorrei proprio saperlo. -Allora vai all’Isola di Quam, - disse Colui che medita e vive in una grotta. Il mattino seguente Pezzettino prese il largo con la sua barchetta. Fu un viaggio difficile e burrascoso, ed era fradicio e stanco quando raggiunse finalmente l’Isola di Quam. Che strano! Nient’altro che pietre sull’isola. Nessun albero, neanche un filo d’erba. E, ancora peggio, nessun essere vivente. Pezzettino cammin  su e giù, giù e su, finché ad un tratto inciamp  cadde e … si ruppe in mille pezzi. Colui che medita e vive in una grotta  aveva ragione: ora Pezzettino sapeva che anche lui era formato da tanti pezzettini. Come tutti gli altri. Si tir  su e, dopo aver controllato che non gli mancasse nessun pezzo, torn  alla sua barchetta. Desiderava arrivare a casa al più presto, e rem  tutta la notte. I suoi amici lo stavano aspettando. -Io sono io! – grid  Pezzettino fuori di sé dalla gioia. I suoi amici non capivano cosa volesse dire esattamente, ma Pezzettino sembrava così felice che erano felici anche loro. In effetti avevano sempre saputo che il loro vecchio amico era un tipo tutto d’un pezzo.

lunedì 2 settembre 2013

CAMBIO DATA INCONTRO APP.COOPERATIVO

Vi segnaliamo una modifica nel calendario del percorso, l'incontro con la dott.ssa Garbo non si terrà più giovedì 19 settembre, ma venerdì 20 settembre. Ecco le date definitive: