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giovedì 20 dicembre 2012

E' ACCADUTO ALTROVE


“Adattare la scuola al bambino invece di adattare il bambino alla scuola” è questo il principio basilare su cui si fonda la scuola di Summerhill fondata negli anni ’50 da Alexander Neill.

Le principali legge e regole che governano le istituzioni scolastiche vengono rinnegate a favore di un nuovo modello di scuola tesa a sviluppare l’autogoverno negli individui. La frequentazione alle lezioni sono facoltative Neill, infatti, affermava “E’  ovvio  che  una  scuola  che  costringe  bambini  vivaci  a  sedere  nei  banchi obbligandoli  a  imparare  materie  inutili,  nella  maggior  parte  dei  casi,  è  una  pessima scuola”. Il rapporto tra insegnanti e alunni è paritario, il rispetto verso l’adulto è presente non perché un superiore, ma in quanto persona. Le regole sono stipulate in comune accordo tra insegnanti e alunni e il tema base dell’intero progetto si rifà al concetto di libertà nel bambino.

Lo scopo della sua scuola descritta nel libro “I ragazzi felici di Summerhill” è dunque quello di assicurare la crescita di persone equilibrate e felici, come si evince da queste frasi:

“Nessun educatore ha il diritto di curare l’abitudine di un bambino di fare chiasso con il tamburo. Le uniche cure ammissibili sono quelle che tendono a guarire l’infelicità. Il bambino difficile è un bambino infelice; è in guerra con se stesso e, di conseguenza, con il mondo. L’adulto difficile si trova nella stessa barca. Un uomo felice non disturba un comizio, né invoca una guerra, né lincia  un negro. Una donna felice non brontola in continuazione con il marito  e  con  i  figli.  Un  uomo  felice  non  ruba  né  ammazza.  Un  principale  felice  non opprime i dipendenti. I delitti, l’odio e le guerre si possono spiegare con l’infelicità”.

Per saperne di più:  www.summerhillsschool.co.uk

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