““Il movimento é il centro della vita del
bambino, lo nutre dall’inizio, lo fa diventare ricco ed esuberante”
Diane Fraser
Diane Fraser
Per il
bambino, il corpo e` il primo strumento del sentire, del conoscere, del
comunicare e del relazionarsi..crescere é movimento e i bambini hanno bisogno di muoversi molto sia mentalmente, sia
fisicamente, sia spiritualmente. L’immagine del corpo non rappresenta una
entità unitaria, ma qualcosa che si costruisce via via, in rapporto alle varie
tappe della crescita, che si assesta su traguardi provvisori che si ricostruiscono
ad ogni nuovo arrivo alla tappa successiva, ad ogni anello o frammento che si
aggiunge strada facendo.
La danza
terapia è un'esperienza globale corporea, psichica, emozionale e relazionale.
Abbandonandosi alla danza, intesa come movimento, musica, ritmo,
improvvisazione e immaginazione è possibile accedere ed esprimere il proprio
mondo interiore. Mettere in comunicazione il dentro ed il fuori.
Il laboratorio
vuole innanzitutto legittimare un tempo dedicato al corpo inizialmente per
attivarlo e percepirlo, successivamente per
lasciarlo esprimere nel gioco e nella danza spontanea. Il bambino
“pensa”, scopre e conosce, sperimenta attraverso il fare. La consapevolezza di
ciò che agisce non è immediata, ma la acquisisce solo grazie alla continua
esperienza, e in relazione alle emozioni che si esperiscono di conseguenza.
Il ritmo e la musica espressi attraverso il movimento e la danza diventano il veicolo per apprendere la coordinazione motoria, prendere coscienza dello spazio, diventare più consapevoli del proprio corpo e delle sue potenzialità di movimento. Sul piano collettivo i laboratori sviluppano la capacità di comunicazione non verbale, di ascolto e di accoglienza degli altri.
Il ritmo e la musica espressi attraverso il movimento e la danza diventano il veicolo per apprendere la coordinazione motoria, prendere coscienza dello spazio, diventare più consapevoli del proprio corpo e delle sue potenzialità di movimento. Sul piano collettivo i laboratori sviluppano la capacità di comunicazione non verbale, di ascolto e di accoglienza degli altri.
Si ringraziano
Gabriella Imbergamo e Sveva Panzeri per gli spunti dati.
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